Love Is The Thing...And The Blues Too
Claudio Filippini (Piano)
Massimo Moriconi (Bass)
Massimo Manzi (Drums)
Recorded Sep. 11, 2003
1 St. Louis Blues (Handy) 5:16
2 Besame Mucho (Velazquez) 4:28
3 Free Love Blues (Filippini, Moriconi, Manzi) 5:56
4 I Love You (Porter) 3:57
5 There Is No Greater Love (Jones, Symes) 4:20
6 I Fall in Love too Easily (Styne, Cahn) 6:41
7 Anato-Love (Filippini, Moriconi, Manzi) 3:52
8 You Don't Know What Love Is (Raye, DePaul) 9:46
9 Cool Blues (Parker) 5:01
10 Beautiful Love (Young) 4:47
11 Secret Love (Parish, Sherwood) 5:16
Lars Danielsson & Leszek Mozdzer
Pasodoble
By Thierry Quénum
Swedish bassist Lars Danielsson is a great bass player in the Nordic tradition: virtuosic, musical and lyrical. On this track the bass actually carries the melody alone in the first few bars and continues doing so, alternating roles with the piano, throughout the tune. In the hands of Polish virtuoso Leszek Mozdzer, the piano likewise takes a very lyrical approach to the melody . Nevertheless, the 6/8 rhythm of this beautiful tune is not neglected, giving the melody a mellow dancing twist that adds much to its romantic charm.
Year Of Release: 2007
Label: ACT Music
Total Time: 55:24
Tracklist:
01. Praying
02. Fellow
03. Entrance
04. Prado
05. Pasodoble
06. Daughter's Joy
07. It's Easy With You
08. Hydrospeed
09. Reminder
10. Innocence 91
11. Follow My Backlights
12. Eja Mitt Hjarta
13. Berlin
14. Distances
Giovanni Ceccarelli Trio
Météores
By Jessica Di Bona
Giovanni Ceccarelli: pianoforte, tastiere
Ferruccio Spinetti: contrabbasso
Francesco Petreni: batteria
David Linx: voce
Fausto Mesolella: voce, chitarre
L'inquietudine esistenziale spinge i viaggiatori, meteore vaganti e libere, a percorrere la via, ora onirica ora realistica, breve o molto lunga, dell'intensità musicale. Non per niente il tema di Météores di Ceccarelli è dominato da un entusiastico smarrimento, delineato da verdi sensazioni di vitalità ritrovata. Sembra di assistere al franare di innevate vette di tecnica e rigore, non perché questi ultimi non siano presenti, bensì perché l'approccio è fresco e primaverile, gioiosamente salubre. Non v'è mai accenno a forme di emotività stucchevole.
Difficile far straripare il flusso del sentimento dai saldi e gretti argini del grossolano, improprio e comune utilizzo delle emozioni, quindi ancor più apprezzabile. Si tratta di un romanticiscmo che punta all'essenza, all'aleatoria, vitalistica e mai immobile creatività artistica di chi cerca sublimi impressioni da inventare piuttosto che schemi da seguire. Non mancano i momenti in cui l'attenzione alle sensazioni ha profondità più ampie, ad esempio nel brano Ti Odio, con il deciso monologo di Mesolella (già chitarrista degli Avion Travel), che nell'ultimo brano, un'esilarante versione di Chameleon, manifesta una ruvida grazia che riecheggia il virtuosismo di Hendrix. Il piano gentile e vellutato di Ceccarelli è la speculare metà dell'elegante vigoria del contrabbasso di Ferruccio Spinetti, duo che incorpora armonicamente l'attenta batteria di Petreni.
Il trio, e la compagine tutta, mai cessa d'irradiare il crepuscolare calore di un cielo rosato (evocato anche da Oceano e Chega de Saudade) che scalda il percorso degli ascoltatori, pellegrinaggio musicale trainato da meteore erranti, capaci di elargire, tra movimento e stasi, note piacevolmente evanescenti, punti di forza ed attrazione dei nostri musicanti.
Piero Frassi Trio with special guest Lee Konitz
Serenity
1. Beautiful Love
2. Serenity
3. I'll Remember April
4. How Deep Is The Ocean
5. Have You Met Miss Jones
6. A Child Is Born
7. Night In Tunisia
8. A House Is Not A Home
9. Beautiful Love Alt.
10. Time Remembered
11. I'll Remember April Alt.
Piero Frassi(p), Filippo Pedol(double b), Andrea Melani(ds), Lee Konitz(as)
Recorded at Mu Rec Studio, Milano on September 11, 2008.
Lorenzo Tucci
Tranety
By Marco Lorenzo Faustini
Finalmente posso parlare bene, senza timore di cadere in retorici sciovinismi, di un progetto di jazz italiano. Mi riferisco a “Tranety” di Lorenzo Tucci, cd incentrato sulla poetica di John Coltrane (1926-1967). Freschezza, intensità e feeling caratterizzano i dieci brani del trio che vede, oltre a Lorenzo alla batteria, l’ottimo Claudio Filippini al piano e Luca Bulgarelli al contrabbasso.
Una scelta felice, quella del batterista abruzzese, di concentrarsi sulla formazione a trio (tre è il numero perfetto, nella musica ed anche in altro) e nel tentare una rilettura, in questo caso felicissima, di brani dell’immenso Coltrane. Così “Equinox“, “Moment’s Notice” e compagni scorrono via rivitalizzati da un’interpretazione che tenta di districarne l’intima complessità.
Coltrane fu, in vita, personaggio carismatico, profondo innovatore del linguaggio jazzistico, ed anche personaggio caratterizzato da crescente bisogno di spiritualità (per la cronaca: la African Orthodox Church lo dichiarò Santo nel 1982). Certo è che il personaggio, a tanti anni ormai dalla sua prematura dipartita, continua ad esercitare un incredibile fascino su tanti musicisti.
Piacevole, per tornare al CD, anche “Afro Blue” del grande Mongo Santamaria (1917-2003), sulla quale sono stati apportate notevoli variazioni ritmiche rispetto alla divisione ternaria originaria. Anche “Afro Blue” fu, comunque, tema assai caro a Coltrane e dunque i nostri eroi non sono andati, come si diceva una volta a scuola, fuori tema. Tutt’altro. Piacevoli anche i tre brani originali di Tucci e Filippini. Indubbiamente un bel prodotto che prosegue il discorso bebop/hard bop iniziato, da Lorenzo Tucci, con “DruMonk” riuscendo a sfuggire al sempre incombente pericolo di cerebralità e di freddezza.
LORENZO TUCCI (ds),
CLAUDIO FILIPPINI (p),
LUCA BULGARELLI (b)
1. MOMENT’S NOTICE (J. Coltrane)
2. AFRO BLUE (M. Satamaria)
3. HOPE (L. Tucci)
4. EQUINOX (J. Coltrane)
5. SOLSTICE (L. Tucci)
6. WISE ONE (J. Coltrane)
7. IVRE A PARIS (C. Filippini)
8. LONNIE’S LAMENT (J. Coltrane)
9. COUSIN MARY (J. Coltrane)
10.AFTER THE RAIN (J. Coltrane)
Music directed by Lorenzo Tucci
Executive producer : Satoshi Toyoda
Recorded at Icarus Recording Studio Roma, Italy, on November 28 - 29, 2010
Recording engineer : Stefano Del Vecchio
Mixing & Mastering Engineer : Luca Bulgarelli
Photographer : Andrea Boccalini
Eugenio Macchia
Living In A Movie
1. Pinocchio (W. Shorter) 3:38
2. You Two (E. Macchia) 4:32
3. Ursa Minor (E. Macchia) 8:23
4. Living In A Movie (E. Macchia) 6:40
5. Herbie's Tune (E. Macchia) 5:39
6. Histeria (E. Macchia) 3:40
7. 7.'Round Midnight (T. Monk) 3:02
8. Once Again (E. Macchia) 4:41
9. Before It's Time To Say Goodbye (K. Kirkland) 5:26
Eugenio Macchia - piano
Furio Di Castri - contrabbasso
Gianlivio Liberti - batteria
Auand Records AU3001 (2011)
Recorded at Artesuono Recording Studio, Cavalicco (Ud), 7-8-9/7/2009
By Vincenzo Fugaldi/ Jazzitalia
L'elenco dei pianisti italiani emergenti si accresce di un nuovo talento: Eugenio Macchia, giovane vincitore della Luca Flores Piano Competition 2010 e miglior pianista del Jimmy Woode Award 2010. In questa sua prima incisione, Macchia si cimenta con tre brani altrui (Pinocchio di Shorter, 'Round Midnight di Monk e Before It's Time To Say Goodbye di Kirkland) e mette in gioco sei proprie composizioni. Pianista dallo stile encomiabile, asciutto, senza orpelli né una nota di troppo, interessante anche come compositore, è qui assecondato al meglio da un senatore del contrabbasso jazz come Di Castri, che suona con grande impegno, e dalla solerte e affiatata batteria di Liberti, pronta a sottolineare accenti e dinamiche dei brani.
L'ombra del miglior Hancock si staglia sullo sfondo di questa musica, sin dalla composizione shorteriana e dal conseguente You Two. Ursa Minor è un brano in ¾ a tempo medio, Herbie's Tune una ballad dedicata alle progressioni armoniche hancockiane, con un assolo di Di Castri da antologia. Notevole anche la rielaborazione del celeberrimo brano di Monk per pianoforte solo.
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